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I requisiti per la riscossione di una pensione per invalidità sono soggetti a vari fattori, tra cui il tipo di disabilità, il grado in cui si verifica e il modo in cui questo influisce sull'individuo in caso volesse svolgere un'attività lavorativa.
Che cos’è la pensione per invalidità o invalidità permanente?
La pensione per invalidità o invalidità permanente viene assegnata quando una persona vede ridotta o annullata la sua capacità di lavorare a causa di un processo patologico o traumatico derivante da una malattia o da un incidente.
Quali tipi di pensioni per invalidità permanente ci sono?
Vengono stabiliti quattro gradi di invalidità permanente:
Disabilità parziale
Implica una diminuzione delle prestazioni non inferiore al 33%.
Invalidità totale
La persona non può svolgere la sua solita professione, ma potrebbe svolgere altri lavori.
Assoluta
La persona non può svolgere alcuna professione o alcun mestiere.
Disabilità grave
Si applica quando una persona, oltre a non essere in grado di svolgere alcun lavoro, ha bisogno di assistenza per gli atti quotidiani essenziali.
In base al grado di invalidità che si possiede, si può richiedere un sussidio diverso. Infatti, in Italia ci sono due principali aiuti:
- L’assegno mensile di invalidità civile. È una provvidenza economica riconosciuta ai mutilati ed invalidi civili per i quali sia accertata una invalidità civile compresa tra il 74% e il 99%
- La pensione di invalidità (o inabilità) civile. È una provvidenza economica riconosciuta a mutilati ed invalidi civili per i quali sia accertata una totale inabilità lavorativa, ossia un’invalidità pari al 100%.
Chi può beneficiare della pensione di invalidità?
Possono richiedere la prestazione i cittadini italiani (o cittadini comunitari o extracomunitari legalmente soggiornanti) dai 18 ai 66 anni e sette mesi.
Possono beneficiare di una pensione di invalidità gli individui con disabilità permanente di natura fisica o mentale, congenita o no, che annulli o modifichi la loro capacità fisica, mentale o sensoriale. Tra questi ci sono anche coloro che, essendo stati sottoposti a un trattamento prescritto dai medici, presentino gravi riduzioni anatomiche o funzionali determinabili in modo oggettivo e prevedibilmente definitive.
Le pensioni di invalidità sono anche assegnate per lesioni permanenti non disabilitanti. Si riferiscono a ferite, mutilazioni e deformità causate da infortuni sul lavoro o malattie professionali che, senza costituire in realtà una disabilità permanente, comportano una diminuzione dell'integrità fisica del lavoratore.
Importi delle pensioni di invalidità
L'ammontare della rendita di invalidità è determinato dalla base normativa e dal grado di invalidità permanente riconosciuto.
La prestazione viene concessa per 13 mensilità e ha decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’accertamento dell’invalidità, non è reversibile per gli eredi ed è pari, per il 2018, a 282,55€ al mese.
Si tratta di un sostegno a carattere assistenziale, cioè slegato dalla presenza di un rapporto assicurativo e contributivo del beneficiario. Bisogna in ogni caso rispettare alcuni requisiti reddituali.
Nel caso dell’assegno di invalidità civile gli interessati devono rispettare determinati limiti reddituali che, per l’anno 2018, non possono eccedere il valore di 4.853,29 Euro. Inoltre, l’assegno è incompatibile con le prestazioni dirette di invalidità erogate a qualsiasi titolo.
Per quanto riguarda invece la pensione di invalidità civile, i limiti di reddito sono di gran lunga più elevati rispetto a quelli previsti per l’assegno mensile di invalidità. Per l’anno 2018, infatti, il limite di reddito annuo da rispettare è pari a 16.664,36€. Nella determinazione del reddito sono valutabili redditi di qualsiasi natura calcolati ai fini Irpef al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali. Nella valutazione del reddito non rientra quindi l’importo stesso della prestazione di invalidità, le pensioni di guerra o l’indennità di accompagnamento. Viene inoltre calcolato soltanto il reddito della persona interessata e non quello coniugale.
La pensione di invalidità, a differenza dell’assegno di invalidità, non è incompatibile con altre prestazioni erogate a carattere previdenziale. Prevede inoltre la possibilità di lavorare, a patto che la somma dei redditi derivante dall’attività lavorativa non superi i limiti reddituali che abbiamo elencato di sopra.
Come richiedere la prestazione
Per richiedere la pensione di invalidità bisogna fare domanda online all’INPS attraverso il servizio dedicato. Prima di inviare la domanda, infatti, il cittadino ha l’obbligo di rivolgersi a un medico certificatore dell’elenco Inps, che ha il compito di mandare la richiesta per via telematica e rilasciare al richiedente la ricevuta di trasmissione.
Con la ricevuta di trasmissione, il richiedente può rivolgersi a CAF e patronati o fare la domanda online indicando il numero di protocollo del certificato medico già trasmesso all’Inps.
Dopo un massimo di 15 giorni la commissione medica esaminerà il caso e chiederà, se necessario, una visita medica. Se il richiedente è impossibilitato a recarsi all’Inps, la visita medica potrà avvenire al suo domicilio o nel posto dove si trovi in cura.
Al termine degli accertamenti, la commissione medica rilascerà un certificato che attesti la condizione di invalidità del richiedente e il grado di invalidità che gli viene assegnato. Dopodiché il richiedente, con questo certificato, potrà già richiedere l’assegno o la pensione mensile di invalidità.
L'assegno ordinario di invalidità, se risultano soddisfatti tutti i requisiti richiesti sia sanitari sia amministrativi, decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e ha validità triennale.
Il beneficiario può chiedere il rinnovo prima della data di scadenza. Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l'assegno di invalidità è confermato automaticamente, salvo facoltà di revisione.
Al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti, l'assegno ordinario di invalidità viene trasformato d'ufficio in pensione di vecchiaia.
Aumento delle pensioni di invalidità nel 2019
Bisognerà attendere la nuova circolare Inps per scoprire i nuovi importi per pensioni e accompagnamento nel 2019, ma si può già anticipare che ci sarà un aumento delle pensioni di invalidità civile. Queste, infatti, a prescindere dalla pensione di cittadinanza, grazie alla rivalutazione ISTAT pensioni confermata all’1,1%, saranno aumentate da 282,54 a 285,6 Euro dal 1 gennaio 2019.
Per effetto della nuova legge di Bilancio 2019, ci sarà inoltre un’integrazione economica da parte dello Stato per quei pensionati che si trovino sotto la soglia di povertà. La domanda si può presentare a partire dal 1° febbraio 2019, con i primi pagamenti a partire dal 1° marzo 2019.