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Una me più in forma

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L’11 aprile ho celebrato il mio quindicesimo "giorno della rinascita." Per me questa rinascita equivale all’anniversario del mio infortunio. Quello è un giorno che io, la mia famiglia e i miei amici abbiamo deciso di festeggiare anziché ricordare in modo triste. Sarò onesta: questo particolare anniversario era quello che temevo di più. Significava essere stata sulla carrozzina per oltre metà della mia vita e per qualche motivo la cosa mi spaventava molto. In prossimità di quella data, alla fine del 2017, capii che avrei dovuto iniziare a prendermi più cura di me stessa. Spendendo la maggior parte del mio tempo libero come volontaria in una comunità e aiutando tante altre persone, avevo lasciato che la mia salute passasse in secondo piano. Fu allora che scoprii una nuova me più in forma alla Swagler Strength and Performance di Auburn, a New York.

ZONA DI COMFORT

Sin dal giorno in cui iniziai alla Swagler, mi sentii subito a casa. Durante i 15 anni precedenti ero stata membro di diverse palestre, ma nessuna di esse era riuscita a farmi sentire così bene come è stato qui. La mia amica Katie era da tempo un membro entusiasta della Swagler e mi chiedeva sempre di fare una prova. Ma io ero titubante per il fatto che, in tutte le palestre in cui ero stata fino a quel momento, la gente se ne stava lì a fissarmi, facendomi sentire a disagio.

Il mio capo Craig, vicepresidente di New York per Monroe Wheelchair, venne a trovarci nel gennaio 2017. Durante una chiacchierata con Craig, scoprii che suo figlio, Jamie Swagler, era uno dei proprietari della palestra e così cercò piano piano di convincermi a fare una prova. Sentendo dire da Craig e Katie quanto questa palestra fosse ottima, alla fine cedetti. Una sera, finito di lavorare, mi ritrovai sul tardi alla Swagler e, dopo la conoscenza di Jamie, iniziai ad apprezzare questo tempo dedicato a me stessa in palestra. Sebbene fosse stata una scelta legata alla mia salute, iniziai anche a incoraggiare e motivare gli altri a “fare una prova"! In palestra le cose sono semplici: nessuno ti fissa, tutti lavoriamo duramente e ognuno tratta il prossimo con gentilezza.

RITROVARE LA FORZA

Il mio allenatore, Jamie, mi dava esercizi per aiutarmi a rinforzare non solo le mie braccia e spalle, ma tutto il corpo. L’utente medio attivo su una carrozzina manuale esegue tra le 2.000 e 3.000 spinte in un solo giorno. Potete immaginare le eventuali conseguenze che possono ripercuotersi sulla parte superiore del corpo. Sapevo di aver permesso al mio corpo di indebolirsi negli anni, perciò era il momento di rimettermi all’opera e recuperare le forze. Con il trascorrere del tempo, è fondamentale che io mi tenga alla larga da infortuni se voglio avere un’aspettativa di vita più lunga, riuscire a svolgere le mie attività quotidiane ed essere indipendente. Una cosa molto difficile per me è stata trovare la motivazione per tornare in palestra. Ma con un allenatore così educato e di vedute aperte, che si è presentato con esercizi divertenti e flessibili, ormai non vedo l’ora che arrivi il momento di andare in palestra.

CREARE GLI ALLENAMENTI

Una parte interessante dell’andare in palestra è cercare nuovi esercizi da svolgere. I social media sono stati miei alleati in questa attività e ne faccio un uso massiccio quando si tratta di imparare nuovi esercizi adatti a me. Mi ritrovo a seguire vari siti di esercizi riadattati e anche di atleti diversamente abili. Quelli che mi portano a lavorare di più sono @AdaptiveCrossFit e il Coach @kevinogar su Instagram. Le idee che traggo da questi siti sono utili e le sottopongo a Jamie affinché mi assista con gli allenamenti settimanali.

Ogni lunedì Jamie mi fa svolgere un allenamento tradizionale con manubri, bilancieri, fasce di resistenza e pesi. Mi sorprende sempre quanto peso io riesca a sollevare adesso rispetto a quando iniziai nell’ottobre 2017. I venerdì li dedico a un allenamento “non tradizionale”. Questi esercizi divertenti (ma più difficili) includono dip, lanciare la palla contro la parete, battle rope sulla carrozzina e seduta sul pavimento, tirare e trainare la slitta, sit-up, flessioni con pesi e talvolta fare crawling per la palestra con i manubri in mano. Gli esercizi del venerdì che prediligo sono quelli con la battle rope e quando traino Jamie in giro per la palestra con le fasce di resistenza. Trovo che questo esercizio sia difficile ma allo stesso tempo gradevole. Chi dice che in palestra non ci si possa divertire?

ADORO ANDARE IN PALESTRA

Io amo andare in palestra! In tutta la mia vita non mi sarei mai immaginata che un giorno avrei pronunciato queste parole. Credo che ci si possa davvero sorprendere delle proprie capacità se ci si impegna a fondo. Scoprire quella forza interiore, mentale e fisica, può risultare difficile, soprattutto durante quei giorni in cui il mio corpo dice “no” ma la mente dice “sì”. Accettare i miei punti di forza riconoscendo però i miei limiti è stata dura. Jamie valuta costantemente le mie capacità su base giornaliera e crea gli esercizi in base a come mi sento quel determinato giorno. Entrambi stiamo imparando e cresciamo man mano che lavoriamo insieme.

Un enorme ringraziamento va a mio marito, Jason, per avermi sopportato quando non parlavo d’altro che della Swagler Strength and Performance, a Katie e Craig per la fiducia riposta in me e a Jamie per incoraggiarmi sempre a lavorare sodo. Sono molto grata di aver trovato una comunità così calorosa in cui poter migliorarmi e di avere un supporto costante nella mia vita.

CONSIGLIO PER I LETTORI

Non sono affatto una regina del CrossFit e sono una novellina quando si tratta di questa tipologia di allenamento, ma dalla mia esperienza credo di poter dare alcuni consigli ai lettori. Quando deciderete di voler trovare l’allenatore e la palestra più adatti a voi, probabilmente dovrete fare delle prove e persino degli errori. La primissima cosa da fare è trovare una palestra accessibile che potete raggiungere facilmente. Per coloro che ne hanno bisogno, è importante anche la presenza di un bagno accessibile. Non so gli altri, ma il bagno è la prima cosa su cui indago ovunque io vada, e la palestra non fa eccezione. Per trovare la struttura giusta, potreste doverne visitare diverse. Chiedete informazioni sulle palestre frequentate dai vostri familiari e amici e chiedete loro come si trovano. Le persone vi racconteranno la loro esperienza in tutta sincerità.

La palestra ideale dovrebbe avere più di un allenatore nel suo staff. Non dovrete necessariamente restare con uno di loro; provateli tutti per vedere con chi vi trovate meglio. Io sono stata molto fortunata a trovare Jamie sin da subito. Non preoccupatevi di ferire i sentimenti di uno se preferite stare con un altro; sopravviverà comunque. Io chiederei all’allenatore se ha mai lavorato con atleti diversamente abili, cercando di capire se sarebbe in grado di fornire degli esercizi adatti a voi. Ripeto, dovreste trovare una persona onesta sulle sue capacità e sul proprio livello di comfort in questa situazione. Il mio consiglio è solo quello di provare e di prendere il toro per le corna, perché non conoscerete mai le vostre capacità finché non le mettete in pratica. Di certo non mi sarei mai immaginata di trovarmi un personal trainer che mi aiuta a mantenermi in forma e a diventare più forte, ma ho finalmente trovato una nuova me più in forma.

INFORMAZIONI SULL’AUTORE

Jess vive nel centro di New York insieme a Jason, con cui è sposata da nove anni, tre boston terrier, un carlino e un gatto. Un incidente in auto avvenuto l’11 aprile 2003 le provocò due fori nell’aorta che interruppero il flusso di sangue verso le estremità inferiori. Ne conseguì una paraplegia incompleta a livello T-12. Jess ha scelto di celebrare le sue abilità e ama incoraggiare gli altri a fare la stessa cosa. Negli ultimi quattro anni ha lavorato nel team Marketing and Business Development di Monroe Wheelchair e ricopre il ruolo di assistente amministrativa per Monroe Learning Network. Da sei anni Jess è una volontaria presso l’ospedale per bambini della zona e ama collaborare nella realizzazione di programmi settimanali divertenti ed educativi per i pazienti e i loro familiari. Nel tempo libero Jess ama allenarsi presso la Swagler Strength and Performance, uscire e passare del tempo con la famiglia e gli amici. Ciò di cui va maggiormente fiera è avere ottenuto il titolo di Ms. Wheelchair New York 2013-2014, avere conteso il titolo di Ms. Wheelchair America 2015 e il fare da tutor nel suo settore ancora oggi.

La carrozzina di Jess è una Quickie 7R (non disponibile sul mercato italiano).