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(Prima parte visibile nella sezione Resources EIM – settembre 2019)
Il controllo ambientale indiretto
Se si vuole accedere ad un livello più complesso di controllo ambientale si deve necessariamente parlare di domotica, ovvero dell’insieme delle tecnologie informatiche rivolte alle soluzioni impiantistiche per le abitazioni. La domotica permette di aggiungere un vero e proprio sistema nervoso intelligente all’abitazione, rendendolo così più flessibile e personalizzabile alle esigenze di chi abita la casa, ma la fruibilità delle sue funzioni, se l’utilizzatore è una persona con disabilità, dipendono dalla modalità d’interazione tra la carrozzina elettronica e i dispositivi smartphone/tablet che costituiscono l’intermediario tra la persona con disabilità e l’ambiente. Risulta quindi estremamente importante comprendere come avviene la connessione tra carrozzina elettronica e questi dispositivi. La connessione avviene semplicemente equipaggiando la carrozzina con un “modulo Bluetooth” che sempre più spesso è anch’esso integrato nel joystick o nel visore lcd e permette il dialogo tra la carrozzina e lo smartphone. Il modulo Bluetooth della carrozzina viene individuato dallo smartphone come un tradizionale “mouse”, per cui, una volta che i dispositivi si sono accoppiati, è possibile gestire sia le diverse selezioni che simulare “gesture” con lo stesso comando di guida della carrozzina. Per gesture si intendono i movimenti fatti con le dita sullo schermo dello smartphone per attivare alcune funzioni. La persona con disabilità avrà solamente la necessità di vedere lo schermo del proprio smartphone, ma non è necessario che interagisca direttamente con esso perché tutte le funzioni saranno controllate con il comando con cui la persona guida la sua carrozzina, che si tratti di comando joystick o di comando speciale/alternativo.
Una volta che avremo connesso tramite Bluetooth la carrozzina elettronica con lo smartphone avremo due possibilità per controllare la casa:
- tramite App che gestiscono la tecnologia Infrarossi => alcuni dispositivi smartphone hanno già integrato un modulo ad infrarossi, altri possono essere completati con un modulo ad infrarossi esterno; questi dispositivi possono così fungere da veri e propri telecomandi universali (come gli stessi moduli di controllo ambientale integrati nelle carrozzine)
- tramite App che gestiscono le funzioni di controllo ambientale tramite rete Wi-Fi => ogni dispositivo (smart TV, telecamera, termostato, ecc) può avere una propria App, ma la vera novità è la possibilità di creare scenari intelligenti grazie ad App che possono coordinare molti dispositivi in rete (es. luci, serrature delle porte, telecamere, termostati, ecc).
In entrambi i casi la modalità d’interazione tra la carrozzina elettronica e ciò che si vuole controllare in casa (tramite rete internet Wi-fi e/o tramite infrarossi) prevede un passaggio mediato dai dispositivi smartphone/tablet connessi alla carrozzina con un modulo bluetooth: possiamo così parlare di controllo ambientale indiretto.
Immagine 7: controllo ambientale indiretto
Gli smartphone e i tablet ci aprono così al’innovativo mondo dell’ “internet of things” (IoT) che presenta certamente aspetti molto interessanti anche per incrementare la sicurezza e l’autonomia delle persone con disabilità. Internet of Things (IoT) è un neologismo nato dall’esigenza di dare un nome ad oggetti reali connessi ad internet: IoT è ad esempio una casa che apre le finestre e accende il riscaldamento e le luci appena ci sente arrivare, oppure un impianto di videosorveglianza che ci avvisa quando si attiva l’allarme e ci connette in diretta con la casa, o ancora, una serratura elettronica della porta di ingresso di casa che si apre automaticamente per permettere l’accesso ai soccorritori se la persona residente ha necessità di un intervento sanitario urgente. Parliamo quindi di oggetti che, collegati tra loro tramite rete Wi-Fi, permettono di unire il mondo reale e virtuale così da gestire veri e propri “scenari intelligenti”. Queste connessioni e questi scenari sono personalizzabili sulle esigenze della persona con disabilità e sono coordinati da App installate sul dispositivo smartphone che sarà controllato via Bluetooth con il comando della carrozzina elettronica; tra le App di questo tipo più diffuse ricordiamo Google Home App, iOS Home App, Samsung Smart Home e Smart Home solution.
Immagine 8: rappresentazione IoT (immagine tratta da www.leseco.ma)
Anche il settore degli ausili per la mobilità si è recentemente aperto alla logica dell’IoT, un esempio è certamente l’applicazione “Remote Seating App” di Switch-It che si può scaricare gratuitamente da Play Store o Apple Store e permette a smartphone e tablet di ricevere dati dalla carrozzina elettronica. L’applicazione nasce per rilevare gli angoli della postura e tracciare la durata delle movimentazioni con l’obiettivo di monitorare e implementare la gestione dello scarico pressorio e prevenire così le lesioni da pressione negli utenti ad alto rischio. La carrozzina si connette con l’App attraverso un modulo Bluetooth dedicato (non è lo stesso modulo di cui si è parlato poco fa per il controllo ambientale) che è collocato in una specifica pulsantiera della carrozzina (Switch Box Ctrl5). Grazie a questa tecnologia la carrozzina avvisa l’utilizzatore quando è il momento di cambiare posizione, l’avviso è sia acustico che visivo. L’App permette anche di generare report (PDF) che possono essere condivisi con i clinici di riferimento della persona con disabilità al fine di monitorare l’aderenza al programma di scarico pressorio e soprattutto la sua efficacia, valutandone così eventuali variazioni da apportare.
Conclusioni
Ad oggi sono presenti tre grandi tipologie di elettroniche espandibili per carrozzine che coprono quasi totalmente il mercato di questi ausili: R-Net (P&G), Dynamic, QLogic. Da qualche anno tutte le elettroniche indicate possono dialogare con tutti i maggiori sistemi operativi dei dispositivi informatici (Android, iOS, OS X e Windows), ma con alcune peculiarità di rilievo che devono essere considerate attentamente in fase di valutazione e scelta della carrozzina. Fra le tre diverse tipologie di elettroniche espandibili e i diversi sistemi operativi vi sono anche alcune differenze importanti relative alle funzioni di puntamento, quelle di click e alle gesture che possono rivestire grande importanza soprattutto in presenza di gravi disabilità, in particolare quando non è possibile inserire sensori dedicati ad alcune funzioni.
Riteniamo fondamentale indagare in fase di valutazione e di scelta della carrozzina elettronica quali dispositivi informatici la persona sia interessata ad utilizzare. Così come le prove di guida delle carrozzine elettroniche su percorsi a complessità crescente sono un passo imprescindibile per mettere in luce le differenti caratteristiche e prestazioni dei diversi modelli e delle diverse trazioni19, anche le prove di connessione e utilizzo di smartphone e tablet sono certamente un tassello fondamentale per migliorare la scelta e l’appropriatezza della carrozzina elettronica.
La valutazione degli ausili elettronici per la mobilità è un processo complesso e gli elementi da considerare, legati sia alla persona con disabilità, sia al suo contesto di vita, sono molteplici. L’intervento di chi si occupa della valutazione ausili deve essere centrato sulle esigenze della persona e queste vanno esplorate con cura: non è tempo sprecato, è a garanzia del diritto alla mobilità delle persone con disabilità (art. 19-20 conv. ONU sui diritti delle persone con disabilità, 13 dicembre 2006).