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La scherma adattata in carrozzina

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La scherma in carrozzina: modalità e regolamenti

La storia della scherma in carrozzina iniziò negli anni '50 allo Stoke Mandeville Hospital in Inghilterra, dove venivano curati i soldati feriti nella Seconda Guerra Mondiale.

Dopo il suo debutto ai Giochi di Roma nel 1960, divenne uno sport adattato molto popolare e completo che, oltre alla forza fisica, richiede precisione, tecnica e stile.

 

Scherma in carrozzina: un po' di storia

Il combattimento con la spada è praticato da migliaia di anni ma la scherma sportiva, che è quella che conosciamo oggi, nasce nel XIX secolo, definita come l'arte della difesa e dell'attacco con la spada. È stata introdotta come categoria sportiva nei primi Giochi Olimpici dell'Era Moderna poiché il barone Pierre de Coubertin, il suo promotore, era appassionato di questo sport. La modalità femminile è stata incorporata nel 1924.

La scherma in carrozzina cerca di mantenere intatto lo spirito dell’omonimo sport non adattato. Il fatto che fosse uno sport classico ha provocato un certo interesse e per questo è stato uno dei primi sport paralimpici.

A Seoul 1988, per migliorare l'equa partecipazione degli atleti con diverse disabilità, sono stati creati un nuovo sistema di punteggio e una nuova classificazione che è rimasta intatta fino ad oggi. Grazie a questi, la FIE (Federazione Internazionale di Scherma) iniziò a svolgere esami appositamente studiati per gli arbitri di scherma in carrozzina, che favorirono la loro pratica e la comparsa di campionati nazionali ed internazionali.

 

Regole di base della scherma in carrozzina

  • Nella scherma adattata, i giocatori competono con la carrozzina ancorata al suolo, cosa che non toglie nulla all'intensità o all'interesse della competizione. Infatti, conferisce ai giocatori maggiore capacità e stabilità nel tronco e nella parte superiore del corpo e permette loro di acquisire un altissimo livello di tecnica della mano, mobilità e riflessi.
  • La lunghezza dell'area di gioco viene stabilita all'inizio del duello (per poter ancorare la carrozzina) e viene decisa dall'atleta che ha una distanza minore nell'allungare il braccio, potendo scegliere strategicamente se la separazione tra il due saranno quella della sua portata o quella del suo avversario.
  • Come nella scherma convenzionale, nella scherma in carrozzina gli atleti sono collegati ad una centralina elettronica che registra i tocchi a distanza dell'arma.
  • Tutti i giocatori devono essere perfettamente muniti di adeguate protezioni su viso, busto, gambe e mani.
  • Il primo che dà 5 tocchi al suo avversario vince la partita.
  • I tiratori non possono mai colpire l'avversario e le armi non possono essere manipolate.
  • Se un giocatore ha difficoltà ad afferrare o controllare l'arma con la mano, l'arma può essere attaccata al braccio.
  • La carrozzina non deve essere rigida e la sua altezza deve essere di 53 centimetri. Lo schienale deve essere alto almeno 15 centimetri e stare a 90º (salvo eccezioni), e il bracciolo sul lato opposto 10 centimetri.
  • Il cuscino, pur non essendo obbligatorio, può avere un'altezza massima di 10 centimetri.
  • Anche l'inclinazione delle ruote della carrozzina è regolata in base a misure ufficialmente stabilite.

 

Le diverse categorie di scherma in carrozzina

La scherma in carrozzina può essere praticata da uomini e donne che si trovano in carrozzina, amputati o con lieve paralisi cerebrale. Le categorie a seconda dell'arma utilizzata sono le stesse della scherma classica (fioretto, sciabola o spada).

La classificazione dei partecipanti è stabilita sulla base di una serie di test per valutare la capacità di estendere e inclinare lateralmente il tronco con o senza arma. I movimenti che vengono presi in considerazione sono tecnici e difensivi. Vengono valutati l'estensione dei muscoli dorsali, l'equilibrio laterale con le braccia abdotte e l'estensione dei muscoli lombari con e senza arma.

 

In tutte queste prove vengono assegnati i seguenti punteggi:

  • 0 punti: se non puoi fare il movimento.
  • 1 punto: se l'esecuzione è scarsa e il movimento minimo.
  • 2 punti: se l'esecuzione è scarsa, ma il movimento è pulito.
  • 3 punti: se l'esecuzione è normale.

 

Sulla base di questo punteggio e di alcuni altri parametri nella scherma in carrozzina, vengono stabilite 5 categorie in totale:

  • Categoria 1A. Tiratori senza equilibrio in carrozzina e con handicap o difficoltà al braccio armato quando estendono il gomito.
  • Categoria 1B. Tiratori senza equilibrio su una carrozzina, con disabilità o difficoltà a flettere le dita del braccio armato.
  • Categoria 2. Tiratori in equilibrio su carrozzina.
  • Categoria 3. Tiratori in equilibrio su carrozzina, ma senza possibilità di utilizzare le gambe come ausilio.
  • Categoria 4. Tiratori con un buon equilibrio sulla carrozzina e con la possibilità di utilizzare le gambe come ausilio.

 

Se siete interessati a questo o ad altri sport per persone con disabilità, potete dare un'occhiata alle nostre carrozzine sportive. Inoltre, sul blog di Sunrise Medical troverete articoli relativi alla vita sportiva per le persone con disabilità.