Sport e disabilità: combinati insieme per una vita attiva

Sport e disabilità: una relazione che viene da lontano

Per stabilire l’origine della relazione tra sport e disabilità, dobbiamo ritornare alla fine della Seconda guerra mondiale e all’Ospedale di Stoke Mandeville (Inghilterra), dove Ludwig Guttmann fondò un centro per pazienti con lesioni al midollo spinale. In questo centro introdusse lo sport, assicurando che avrebbe dato benefici ai suoi pazienti, prima di tutto per allenare il corpo e poi per alleviare la noia della vita in ospedale.

Guttman era anche convinto che la sua pratica favorisse l’auto-disciplina, l’amicizia e l’autostima dei suoi pazienti: tre valori essenziali per la reintegrazione sociale di coloro che avevano sofferto lesioni al midollo spinale e amputazioni.

Avendo provato i benefici della relazione tra sport e disabilità, la sua pratica fu estesa dagli anni ‘60 e ‘70 grazie alla regolamentazione di alcuni sport adattati e la creazione di organizzazioni e federazioni a livello internazionale, nazionale, regionale e locale, incentrata su  persone con diversi tipi di disabilità, tra le quali:

• ISOD (Organizzazione sportiva internazionale per disabili) creata nel 1964;
• ISMWF (per le persone in carrozzina, adesso IWASF)
• IBSA (per i non vedenti)
• CP_ISRA (per persone con paralisi cerebrale);
• INAS-FMH (per i disabili mentali, adesso INAS-FID).

Come si può vedere, quello che è cominciato come una terapia di riabilitazione per persone con disabilità è finito per diventare il movimento atletico mondiale che conosciamo oggi.

In forma fisica, psicologica e ‘sociale’: una combinazione quasi perfetta

Lo sport è un’opportunità fantastica di condurre una vita attiva per molte persone disabili, per molte ragioni.

La prima è che lo sport può facilitare la riabilitazione e serve da terapia per le persone con una disabilità fisica (motoria), intellettiva (psicologica) o mista (psicomotoria), allo scopo di riottenere la mobilità o migliorarla.

La partecipazione allo sport è un complemento perfetto per la riabilitazione e fornisce un’opportunità per lo sviluppo dell’autostima.

Benefici dello sport

• Fornisce un’opportunità di creare nuove relazioni fuori dalla famiglia stretta o dall’ambiente medico
• Aiuta a liberarsi delle tossine
• Aumenta i livelli di energia
• Incentiva l’agilità
• Elimina lo stress
• Aiuta a rilassarsi
• Può dare un senso di ‘inclusione sociale’
• Promuove l’automiglioramento e lo sviluppo personale, soprattutto nel caso di sport competitivi

Se una persona fa sport per divertirsi o a scopo ricreativo, questo può incoraggiare l’integrazione e conciliare il riposo di famiglia e accompagnatori. Se si fa sport a livello competitivo, giocano altri fattori importanti come l’auto-miglioramento. Come succede con le persone non disabili, i risultati e i progressi ottenuti durante la pratica di uno sport ad alto livello possono aumentare l’autonomia personale e aiutare nello sviluppo personale generale.

Ovviamente, prima di praticare qualsiasi sport, bisognerebbe consultare un medico o un fisioterapista per determinare se è compatibile con la disabilità. Se volete praticare uno sport a scopo ricreativo, luoghi come centri ricreativi, centri sportivi, scuole, cliniche e ospedali vi possono consigliare e dare informazioni, mentre se siete interessati a partecipare a uno sport per competere, i seguenti professionisti e squadre vi possono aiutare:

• CPISRA (Federazione di sport e attività ricreative per persone con paralisi cerebrale)
• IBSA (Federazione di sport per ciechi)
• ISMWSF (Federazione internazionale di sport in carrozzina)
• INAS-FID (Federazione di sport per persone con disabilità intellettive)

Con la diffusione sempre maggiore di sport adattati e della loro professionalizzazione, è diventato molto importante avere sport in carrozzina che si adattino ai requisiti di ogni disciplina.

Per questo motivo noi di Sunrise Medical offriamo una gamma di carrozzine per atleti esigenti, dove troverai carrozzine specifiche per tennis, basket in carrozzina o handbike.